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Economia circolare nel borgo

Villaggio Saggio

Un villaggio che legge, uno spazio per pensare

Quando penso ad un borgo, un piccolo comune o un quartiere mi viene sempre in mente l’immagine di un tempo che forse non ho mai davvero vissuto. Una piazza con persone che parlano, si agitano, giocano a carte al bar e danno voce e vita in un continuo divenire a quello che è il senso di comunità.


Ma da dove nasce questo pensiero?

Pochi giorni fa stavo registrando un podcast insieme al mio collega perdendo dalle parole o dalle citazioni, quando all’improvviso ci siamo trovati a fare due riflessioni importanti che si legano a Villaggio Saggio.

  • dobbiamo riaprire i libri di filosofia (e leggerli ovviamente)

  • Dobbiamo ricreare le Agorà greche nelle nostre comunità


Questi due pensieri apparentemente nostalgici e forse fuori tempo, sono però il fondamento di quello che un villaggio saggio avrebbe davvero bisogno.




Aprire i libri

Aprire i libri è di per sé un'azione utile per liberarsi dalle catene e per poter ampliare i propri orizzonti ma in questo caso l’invito vuole incentivare la riapertura dei libri di Filosofia.


Cosa si nasconde in questi libri e perché sono utili alla comunità? In fondo è un libro come un altro, carta, inchiostro, una copertina. Ma nei libri di filosofia c’è un qualcosa in più.


In questi libri troviamo pensatori, e non esecutori di cui oggi siamo ampiamente dotati, troviamo riflessioni e contraddizioni, troviamo una palestra per la mente e per l’anima. Strano parlare di anima in un contesto laico ma l’anima (o animo) è un'intenzione, un progetto, un sogno, un desiderio. Ma senza troppo filosofeggiare torniamo all’idea di aprire i libri.


Aprire le agorà

Esistono già nei nostri villaggi delle biblioteche comunali ma spesso poco frequentate e a volte le persone non sanno nemmeno che esistono. Ma la sola esistenza non basta.

Villaggio Saggio … come faccio ad essere saggio se non leggo, se non vivo e se non mi confronto con gli altri? Occorre quindi creare dei momenti di incontro e confronto, uno scambio di idee che si realizza tramite l’Agorà. Non necessariamente un luogo istituzionale ma un luogo figurato, come ad esempio due panchine vicine per iniziare purché sia il luogo del “non giudizio”.


E poi c’è l’ultimo elemento importante di questo processo: il tempo.

Non abbiamo tempo per la filosofia, non abbiamo tempo per rallentare, per parlare e di sicuro non abbiamo tempo per ascoltare (con il cuore).


Ora sappiamo cosa cercare e cosa creare nel nostro villaggio saggio:

  1. ci servono libri (e biblioteche aperte e fornite)

  2. ci servono spazi (possiamo costruirne di nuovi o creare un luogo simbolico)

  3. ci serve tempo (il tempo dell’ascolto e del confronto vale molto più del tempo per inseguire i problemi)


Perchè?

Questa è la prima domanda di filosofia che ci dobbiamo/possiamo porre. Perché fare tutto questo e quale valore darà questo alla mia vita?


Leggere apre la mente, molto più di un video su youtube, leggere ci abitua ad un linguaggio corretto (penso alla coniugazione dei verbi che ormai abbiamo dimenticato), leggere sviluppa il pensiero critico, molto meglio di un gruppo facebook ricco di insulti senza senso.


Gianni Rodari, scrittore del nostro passato che forse qualcuno ricorda, era solito dire

“vorrei che tutti leggessero non per diventare scienziati o letterati, ma per non essere più schiavi”

E perché serve un’agorà? Senza confronto il nostro pensiero resta chiuso in una stanza buia e non potrà mai crescere e svilupparsi. Serve il confronto, soprattutto con chi ha idee completamente diverse dalle nostre e chi cerca di demolire il nostro pensiero, perché ci aiuta ad affinarlo, a concretizzarsi, a superare i dubbi e le incertezze, rendendolo sempre più forte.


Questo fa di noi dei liberi pensatori

Sarà così molto più facile comprendere le fake news, comprendere la politica, la comunicazione, il mondo che ci circonda. Leggere e confrontarsi sono gli strumenti per vivere in un Villaggio Saggio e trovare il tempo per fare tutto questo è il dono più bello che possiamo fare a noi stessi.



Vorrei chiudere questo articolo con alcuni link che mi sono sempre sembrati molto interessanti.


un progetto internazionale di lettori “silenziosi” che si incontrano in luoghi preposti per leggere insieme condividendo la passione per questa attività e conoscendo nuove persone.


un’agorà dei giorni nostri, luoghi preposti ad affinare l’arte oratoria e nel quale il gruppo contribuisce ad elevare le capacità di ognuno con consigli e indicazioni su come migliorare.


un’associazione che si è data l’obiettivo di trasformare i borghi in luoghi dove far vivere i libri sia nell’arredo urbano che nelle persone.


Segnali importanti di una ricerca di spessore nelle relazioni e nel pensiero.
Buona lettura.



Autore

Cristian Tava

Podcaster, Formatore ma sopratutto ideatore di Villaggio Saggio.

Sono stato un Artigiano, ho lavorato nel mondo IT , sono stato un imprenditore ed ho creato la mia agenzia di Comunicazione. Ma oggi l'unica cosa che conta è salvare il nostro mondo creando comunità, progetti territoriali, accendendo lampadine, facendo domande scomode e riflettendo sulla nostra quotidianità.

Ho scelto di vivere in un borgo Medievale che amo.


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